Da Libertà del 20 maggio 2014 un articolo su Piacenza come modello di integrazione della popolazione Sinti, nel cui campo sosta opera la cooperativa L’Arco attraverso numerosi servizi gestiti per conto del Comune di Piacenza: Dosi e Cugini al raduno: «Siamo visti come modello di integrazione»
L’Europa studia Piacenza per il modello virtuoso di integrazione che è riuscita a mettere in atto con i Sinti. Non a caso il tradizionale raduno evangelico dei Sinti e dei Rom di tutta Italia, si svolge da più di dieci anni proprio nella nostra città. Il piazzale di via Nadotti (zona polo logistico) sarà occupato fino a domenica 25 maggio, giornata dedicata ai battesimi. Un raduno di preghiera aperto a tutta la città che porterà a Piacenza circa 500 roulotte e quindi 500 famiglie nomadi. «Il metodo con cui il Comune di Piacenza gestisce il rapporto con i Sinti è sotto l’attenzione di una commissione europea- ha spiegato l’assessore al nuovo Welfare, Stefano Cugini-. Siamo visti come un modello virtuoso». La prova che i rapporti fra Sinti e Comune siano buoni è stato l’incontro di domenica sera direttamente sotto il tendone della preghiera. «Ringrazio Dio per la disponibilità del sindaco e di tutte le autorità piacentine- ha detto Elvis Ferrari, presidente dell’associazione Sinti italiani di Piacenza-, Piacenza è molto sensibile verso le problematiche dei Sinti, sappiamo bene che in altre città la situazione è migliore, ma anche peggiore con grandi problemi di razzismo». Il sindaco Dosi ha chiesto a tutte le parti di mantenere sempre un dialogo aperto e costante: «Per noi è molto positivo che vi rendiate visibili con questo raduno- ha detto il primo cittadino-. Per dialogare e crescere abbiamo bisogno anche del vostro contributo. Il modo migliore per rispondere ai pregiudizi è tenere un buon comportamento, ascoltarsi a vicenda e confrontarsi». L’assessore Cugini è stato particolarmente colpito dalla forza e dalla carica con cui pregano i Sinti evangelici: «Credo sia un messaggio di speranza molto bello- ha detto-. Nei momenti di difficoltà bisogna evitare le divisioni e favorire lo stare insieme». Cen Rinaldi, vice presidente della Federazione Sinti e Rom Insieme, ha parlato della proposta di legge ad iniziativa popolare che è stata depositata in Cassazione il 15 maggio: «Se passerà questa legge otterremo il riconoscimento giuridico delle minoranze storico linguistiche dei Rom e dei Sinti- ha spiegato-, per essere tutelati abbiamo bisogno di essere riconosciuti. D’altronde i Sinti sono in Italia fin dal 1400, i nostri nonni hanno combattuto la guerra e noi abbiamo fatto il servizio militare». La comunità Sinti e Rom conta circa 150mila persone e a Piacenza, venerdì, vi sarà la candidata al Parlamento Europeo con la lista Tsipras, Dijana Pavlovic, da sempre impegnata nel diffondere la cultura e la letteratura rom.